Venghino, Signori venghino ...
Venghino, Signori venghino al ‘Crypto Circus”: il circo finanziario più fantasioso e incredibile dove troverete criptovalute, stablecoin, valute digitali esotiche con cui realizzare in poco tempo guadagni straordinari !
Venghino, Signori venghino al ‘Crypto Circus” dove giocolieri, illusionisti, saltimbanchi, clown, funamboli provenienti da tutto il mondo Vi permetteranno di realizzare i sogni della vostra vita !
Venghino, Signori venghino, lo spettacolo del Grande Circo va ad iniziare……………….
Ecco – in sintesi – il senso dei miliardi di messaggi promozionali, post, fake news che – da circa 2 anni – hanno inondato le caselle di posta elettronica, i social network ed il web.
Questo fino a quando, qualche mese fa, una tempesta è scoppiata nel mondo delle criptovalute con crolli delle quotazioni, società di gestione con i libri in tribunale, interruzioni di attività, blocco dei rimborsi e milioni di persone (che si erano fatte ammaliare da queste sirene virtuali) rimaste pesantemente coinvolte.
E forse più che una tempesta (che ha comunque riportato un pizzico di ordine, serietà e prudenza nell’ambiente) è stato un vero e proprio tzunami visto che questo “Crypto Circus” che 8 mesi fa era arrivato a valere 3.000 miliardi di dollari, si è ridimensionato a circa un quinto di quel valore (quindi un crollo dell’80%), con ben 2.400 miliardi di dollari evaporati, svaniti, persi !
Un crash sviluppatosi non solo a causa della guerra in Ucraina, dell’inflazione alle stelle, dei timori di recessione (motivi che hanno portato incertezze e ribassi anche sui mercati finanziari con l’azionario a meno 25/30% e l’obbligazionario a meno 10/15%) ma, soprattutto, per la scarsa regolamentazione ed i pochi controlli esistenti in tema di transazioni in criptovalute, requisiti necessari per società ed operatori, tutela degli utenti.
Basta infatti ricordare che:
- al di là di alcune importanti società di exchange di criptovalute supervisionate dalle autorità finanziarie, al mondo ce ne sono oltre 600 al di fuori di qualsiasi controllo e sistema normativo;
- delle 17.500 criptovalute esistenti, buona parte non sono altro che “aria fritta” senza alcun valore intrinseco o garanzie sottostanti; si pensi, a titolo di esempio, all’esistenza di criptovalute quali PutinCoin (dedicata al leader russo), TrumpCoin (andava forte nel 2018), Garlicoin (incentrata sul pane all’aglio), PotCoin (da usare per acquisti di cannabis legale), Pepecash (nata per celebrare la rana di un cartone animato), Catcoin (creata per dar voce anche ai gatti visto che i cani potevano già disporne di diverse e di molto famose quali Dogecoin o Shiba Inu).
Alla luce di quanto detto, non deve quindi scandalizzare ciò che è successo, ad esempio, con TerraUSD, una delle più importanti stablecoin (cioè valute digitali “stabili”) che agganciata al dollaro con un sistema algoritmico prevedeva uno straordinario 20% di interessi annui a chi vi avesse convertito i propri denari. Ad inizio maggio emerge che, in realtà, non esiste alcun vero sistema di garanzia di questo rapporto binario col dollaro ed il valore della criptovaluta in pochi giorni si azzera bruciando decine di miliardi di dollari: dollari “reali” di coloro che erano rimasti affascinati dal fantastico 12% di interessi offerti (però in TerraUsd, cioè soldi “fittizi”).
O che Dogecoin che era diventata la quarta criptovaluta al mondo per capitalizzazione - in buona parte grazie ai discutibili tweet di Elon Musk - oggi si ritrova svalutata di oltre il 90% !!
A tal riguardo ritengo simpatico riportare la notizia che il patron di Tesla è stato citato in giudizio da un cittadino americano che accusandolo di "essere stato derubato attraverso lo schema piramidale del Dogecoin" gli ha chiesto un risarcimento di 258 miliardi di dollari.
Visto che il patrimonio di Musk è ad oggi stimato (fonte Bloomberg) 227 miliardi di dollari, nel caso (improbabile) in cui dovesse perdere la causa Elon Musk passerebbe, in un attimo, dall’essere l’uomo più ricco del mondo, a quello più povero del mondo !!. 😊
Ricordando che circa un anno fa avevamo affrontato questi argomenti con l’articolo “Bitcoin ? Si, con ghiaccio e limone”, mi permetto di terminare suggerendo a coloro che fossero interessati a giocare/scommettere (non usiamo per favore la parola investire) in “crypto currency” – di farlo solo per qualche spicciolo e nella piena consapevolezza che la possibilità di crescita dei prezzi dipende (per la maggior parte delle criptovalute oggi esistenti) solo da considerazioni di carattere emotivo.
Rialzi comunque “a tempo” destinati a durare fino a che il “cerino” acceso da coloro che “inventano” certe valute virtuali non si sia consumato: e qualunque cerino dopo di un po’ si consuma bruciando le dita di colui che in quel momento lo avesse in mano.
Recentemente Fabio Panetta, membro dell’Executive Board della Banca Centrale Europea (quindi non certo un quaquaraquà) durante un intervento alla Columbia University ha definito il mondo cripto, uno “schema Ponzi”.
Il classico sistema-truffa di investimento piramidale ideato negli Stati Uniti da Charles Ponzi nel 1920 e fondato su pochi essenziali presupposti:
- i guadagni derivano esclusivamente dalle quote versate dai nuovi investitori;
- ad incamerare il denaro sono solo i primi coinvolti;
- il sistema è destinato a concludersi, dal momento che non vi sono veri investimenti alla base che generano profitti.
Siori e Siore, lo spettacolo per adesso è finito ma - statene certi - presto il “Crypto Circus” riaprirà i battenti più strabiliante, affascinante e travolgente che mai.
Filippo Cordella
Private Banker
Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking
Ancona-Civitanova-Jesi-Senigallia-Fossombrone-Pesaro
Cell: 3200222185